“[…]…(nel 1268)…Dicto die ultimo Aprilis erecta fuit Bonissima in statua marmorea in plateis civitatis Mutina, ante officium bullettarum…” (cronaca del modenese Bonifacio da Morano).

La statua fu trasferita, dalla piazza all’angolo del palazzo del Comune alla metà del ‘400 “fu tolta via la Bonissima de su la Piazza, et era in su uno quadro grande e grosso di malmore in su quattro colonele basse, e fu posto in el muro del palazzo de Modena, sopra le bolete e del quadro dove era posta suxo, ma fu fatto colonnelle e messe in el zardin del Signor in Modena…” (4 luglio 1468, cronaca modenese di Jacopino de’Bianchi detto de’ Lancillotti). 

Trent’anni più tardi la Bonissima subì un altro piccolo spostamento verso l’alto, occupando l’attuale posto. E’ una singolare statua oggi collocata su un modiglione infisso nell’angolo del Palazzo del Comune all’imbocco dell’antica via Castellaro. Raffigura una donna vestita in maniera semplice con un costume medievale e una lunga treccia di capelli fluenti sulla spalla. La cronologia della Bonissima non è certa, ma si tende a datarla tra il XII e XIII secolo. In dialetto Bunéssma, che lungi dal rendere omaggio alla beltà delle fanciulle autoctone, era la statua posta presso l’Ufficio della Bona Opinione, deputato a garantire uniformità di pesi e misure per i commerciati modenesi. Una leggenda, tuttavia, narra che la statua raffiguri una ricca dama modenese che, in tempi di carestia, andava tra le famiglie povere facendo elemosina, col volto coperto da un cappuccio. “Bonissima” di nome e di fatto: è la tipica torta di Modena, fatta con miele, noci e cioccolato. Ecco come provare a prepararla anche in casa: https://www.lacucinaitaliana.it/news/trend/bonissima-la-torta-tipica-di-modena-con-noci-miele-e-cioccolato/